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Il Palio è forse la competizione più antitelevisiva che esista; per questo ha resistito per anni e conserva immutato il suo fascino. La gara in sé dura poco più di un minuto; è un minuto di fuoco dove i fantini si menano con il nerbo di bue, vengono disarcionati, rischiano di finire travolti dai cavalli. Il resto è un mistero che appartiene solo ai senesi. La Tv non può dare conto delle trattative segrete, delle congiure, della disinvoltura dei tradimenti, delle cerimonie criptiche che accompagnano la manifestazione. Non può dare un volto allo spirito feroce dei contradaioli. È solo sventolio di bandiere, folklore in costume, 50 minuti di snervante attesa nei preamboli dello stallo per un evento che si consuma in un baleno. (it) |