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Duplice nostalgia possede il core | sul precipizio di profondo abisso, | se nella fosca notte guardiam fisso | torbido l'occhio e la guancia infiammata. || Né angustia allora il terrestre dolore | del mondo di lasciare ansie e tormenti, | e il cordoglio del ciel più addentro senti | com'aura mattutina sospirata. || Tal nostalgia ha il cigno quando geme, | ha la nostra di pianto ultima stilla, | nell'ora triste del dolente addio; || e forse è questo imperscrutabil io | solo un raggio fatal della pupilla | in cui due mondi stanno fusi insieme. (it) |