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Sono più ansioso nella vita che sulla scena, contrariamente a molti altri miei colleghi non sono scaramantico e non ho riti da seguire prima di uno spettacolo. Semplicemente mi limito ad annullare la sala, intesa come spazio fisico, concentrandomi sul pubblico ed entrando in empatia con chi mi ascolta ma anche con l'ambiente stesso. Certe volte, anche inconsapevolmente, osservo le luci, le pareti e gli arredi e faccio mio quel luogo che per un ora e mezza diventa il mio universo. Spesso c'è qualcosa che mi colpisce, o solo una suggestione sensoriale che mi attraversa e solitamente tendo a concentrarmi sul qui ed ora. Salgo sul palco e sono semplicemente me stesso senza costumi e maschere come un cantautore acustico che non utilizza l'amplificatore. (it) |