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Maestà, tra il re e il popolo v'è un patto sacro: Voi lo giuraste. Quando in nome di quel patto Voi ci chiamaste a difendere la libertà d'Italia ed i principi da Voi giurati, noi prendemmo le armi, in sei milioni e seicentomila morirono al Vostro comando. Oggi in nome di quegli stessi principi calpestati come non mai, in nome del Vostro onore di Re ed in nome dei nostri morti tocca a noi di rammentarVi quel patto. Seicentomila cittadini han dato a un Vostro cenno la vita per togliere il giogo da due città: è col Vostro consenso che un giogo infinitamente peggiore grava da anni sull'Italia intera? Accettate Voi veramente d'infrangere dopo Vittorio Veneto quel giuramento cui il Vostro Avo restò fedele dopo Novara? Son sette anni che Vi vediamo firmare i decreti di Radetzky con la penna di Carlo Alberto. Maestà scegliete. Una terza via non esiste. Dal fondo della loro disperazione quaranta milioni d'Italiani Vi guardano. (it) |