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Lodovico Sforza, come moltissimi del suo tempo, univa a diversi pregiudizi, che oggi sarebbero riprovati, un vero sentimento religioso. Frequentava le chiese, ascoltava messa a Santa Maria delle Grazie – che per esser la chiesa più vicina al castello godeva la sua protezione, della quale diede prove palesi – nutriva amicizia per il priore di quel convento e spesso, come ricorda l'ambasciatore estense Antonio Costabili, dopo le sacre funzioni si ritirava nel giardino di quei frati per leggere la corrispondenza e ricevere qualche ambasciatore. (it) |