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Come mezzo più "vero" la radio, nel senso che appunto è decisamente immediato: mi ci sento completamente a mio agio; ritengo di avere imparato dai Grandi Maestri che ho avuto la fortuna di avere, in primis Sergio Zavoli, ma ho lavorato anche con Sandro Ciotti, con lo stesso Ameri, con Alfredo Provenzali... In primis la radio, certo, però, la televisione è più strutturata, più complicata, più articolata. La conduzione televisiva implica anche, se la intendi in un certo modo, un minimo — come dire? — di senso dello spettacolo, dell'interesse, quindi devi un po' costruire, un po' improvvisare, un po' cogliere il senso del momento, il ritmo, e da questo punto di vista mi affascina di più perché è più complessa... (it) |