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E miei acri discepoli, quale sarà il vostro compito? Colpire con tutta la vostra forza, fare uso di ogni oncia di energia per giungere alla vittoria prima della fine dell'anno. È con molta riluttanza che io ritorno su questo argomento. Voi siete la vita della patria, voi giovani siete gli uomini d'acciaio della Germania, siete gli allegri eroi allegri che respingeranno il nemico quando sarete chiamati a farlo. Non è mio compito l'incitarvi perché ognuno di voi assurga a difensore della nostra patria, ma mi chiedo se tale idea vi è mai balenata in mente. So che in una delle scuole gli allievi sono scattati in piedi per andare ad arruolarsi in massa, e vi confesso che se tale sublime gesto dovesse ripetersi qui, io ne sarei profondamente orgoglioso. Forse alcuni diranno che voi non potete ancora partire, che siete troppo giovani, che avete una casa, madre, padre, che non dovreste essere strappati a loro. Ma i vostri padri sono forse così dimentichi della loro autorità paterna da lasciare che perisca essa piuttosto che voi? Sono le vostre madri così deboli da non poter mandare un figlio a difendere la terra che ha dato loro la vita? E infine, è esperienza così da poco una cosa tanto orribile per un giovane? Non è l'onore di indossare un'uniforme, qualcosa per cui valga la pena correre? E il favore delle giovani donne per chi porta una divisa è qualcosa di cui vergognarsi? So bene che tra i vostri desideri non c'è quello dell'adulazione, che del resto mai ha fatto parte del mio insegnamento. Noi abbiamo imparato ciò che più conta. Conosciamo bene il valore della vita, ma essere valorosi in battaglia è una virtù che non si può disprezzare. Io prevedo una guerra breve, con poche perdite umane, ma se sangue dev'essere versato, allora tutti ricordiamo la massima latina alla quale si facevano le legioni romane quando si lanciavano in battaglia in terra straniera "Dulce et decorum est pro patria mori"! "Dolce e onorevole è morire per la patria dei padri". Che valga anche per voi tale massima. C'è tra voi un giovane scrittore di grandi speranze. Le sue tragedie fanno presagire il lui l'anima del grande letterato e il suo sogno è certo quello di seguire le orme di Goethe e di Schiller e spero che egli possa. Ma adesso la patria ci chiama, la patria ha bisogno di soldati! I personali interessi e le ambizioni devono essere messi da parte per il solo grande sacrificio per la nostra patria! Questo è un inizio glorioso per la nostra vita! Il campo dell'onore vi chiama! Perché stiamo qui? (it) |