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A me possono dire di tutto. L'importante è che non si manchi di rispetto allo spogliatoio. A fine anno daremo i voti, come a scuola, e vedremo chi si è comportato bene o male. Ora la priorità è il campo. Tutti possono insultarmi, poi ci si guarda negli occhi in uno stanzino e vediamo. Voglio chiuderla nello spogliatoio e parlare la lingua che piace a me, in tv non posso. Dopo il derby l’abbiamo pagata cara, abbiamo dato modo di parlare, la roba di Acerbi, Biglia e Kessiè. Ora basta, indossiamo una maglia gloriosa. Priorità all’ A.C. Milan, non all’ego. (it) |