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Nel profondo dell'uomo esiste un nucleo irriducibile, che il dolore può stordire, ma non sconfiggere. È grazie a questo che l'uomo resiste a una vita in cui il migliore dona soltanto foglie anziché frutti, è grazie a questo che riesce a vegliare con fermezza nelle notti di questa sfera occidentale in cui gli esseri amati abbandonano il cuore che li ama e si perdono verso una vita remota, lasciando in questa soltanto l'eco del ricordo, così come i cigni, uccelli migratori, volano in una musica di violini attraverso le nere notti dell'Islanda... (it) |