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Non è affatto chiaro come l'idea del paradiso-via-inferno abbia potuto sopravvivere a un solo istante di riflessione. Proviamo a immaginare che il "paradiso" promesso da Trockij sorgesse improvvisamente dal mucchio di macerie del 1921. Sapendo che per crearlo erano state sacrificate milioni di vite, chi avrebbe voluto abitarlo? Un paradiso a quel prezzo non è un paradiso. I mezzi determinano i fini, è stato detto, ma in Urss i mezzi sono stati l'unica cosa che si sia stati in grado di raggiungere. Esiste una contraddizione dentro la contraddizione: l'utopista militante, il perfettibilizzatore, nutre già in partenza una risentita rabbia verso l'evidenza della imperfettibilità umana. Nadezda Mandel'stam parla della "satanica" arroganza dei bolscevichi. La loro è anche un'infernale insicurezza e ostilità, un'infernale disperazione. (it) |