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Ho conosciuto Carmelo Bene in casa di Maria Michi, un’attrice dei Telefoni Bianchi, dove ero andata su suggerimento di un amico che mi aveva detto di questo Bene che stava cercando Ophelia per un Amleto da farsi in una estiva a Spoleto. Carmelo mi apparve in mutande, con le unghie laccate. Si spostava dentro una stanza con la porta aperta. Lo vedevo apparire da uno stipite e sparire dietro l’altro. Mi sbirciò appena e mi invitò ad andare nella sala dei ciclamini con un suo attore a provare la scena della pazzia di Ofelia. Rimasi scioccata e non volli provare. Carmelo continuò a guardarmi a lungo e mi disse: "Vieni domani alle 14. Si parte per le prove". Quando lo dissi ai miei genitori fui cacciata di casa, ma l’indomani ero lì, a Piazza dei Fiorentini con la mia valigia pronta e la mia dirompente giovinezza ad iniziare la grande avventura della mia vita. (it) |