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Sékou Touré ebbe una fine degna della sua prodigiosa creatività: non solo fu sepolto due volte, ma dopo la sua morte venne anche spodestato. Quindici giorni dopo la pantomima delle esequie, i militari guineani si ribellarono al governo, incarcerando i vertici del PDG. In una esplosione di euforia, migliaia di cittadini si riversarono per le strade a cancellare dai muri gli slogan rivoluzionari, a distruggere i ritratti dell'«Unico e Degno Figlio d'Africa» e a bruciare le Opere complete dell'ex presidente. Soprattutto gli studenti. (it) |