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È stata un'amicizia molto importante. Era un grande saggio, già negli anni venti praticava lo Zen... i suoi libri vendevano moltissimo perché erano pornografici, la gente non capiva che erano soprattutto slanci vitali! Lui era molto pudico, l'ho visto arrossire quando qualcuno, un italiano, gli raccontò una barzelletta oscena. Aveva conosciuto la miseria, il suo editore dopo la guerra era fallito e quando lui era riuscito a farsi pagare, volle solo biglietti di piccolo taglio. Se li ficcava un po' in tutte le tasche, ma una folata di vento glieli portò via. Lui scappò senza raccoglierli perché temeva di essere aggredito con tutti quei soldi che gli svolazzavano intorno. Come in un film di René Clair. (it) |