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Nella primavera di quell’anno si calcola che siano tra i 20.000 e i 30.000 i partigiani italiani integrati singolarmente o in unità nazionali nell'esercito jugoslavo. Sono cifre incredibili. Per avere un termine di paragone, i partigiani in Italia sono, nella stessa epoca, numericamente equivalenti. Ciononostante, nel discorso pubblico si continua a fare riferimento alle violenze compiute dai partigiani al confine orientale nell'autunno del 1943 e nella primavera del 1945 come a una pulizia etnica condotta contro la componente italiana della popolazione. (it) |