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In questo fronteggiarsi di due intransigenze religiose, sembra quanto mai problematico che ci sia da attendersi dalle nuove assemblee legislative un funzionamento corrispondente alla fisiologia del sistema parlamentare: e si può dubitare se non ci si avvii a una situazione parlamentare che riproduca in forma torpida e cronica quella stessa malattia di cui in forma acuta soffrì la Camera italiana tra il 1924 e il 1927, quando la maggioranza considerava gli oppositori come banditi, e l'opposizione aventiniana a sua volta aveva lasciato l'aula proprio per non aver contatto con quella maggioranza di ritenuti criminali, coi quali non c'era più la possibilità morale neanche di una discussione polemica in stile parlamentare. (it) |