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Ho riletto la chiusa di un romanzoche m'era piaciuto molto da giovane: «Anche adesso, quasi nessuno ricorda Esteban e Pepita, fuori di me. Soltanto Camilla ricorda suo figlio e lo zio Pio, questa donna ricorda sua madre. Presto moriremo, e ogni memoria di quei cinque darà scomparsa dalla terra, e noi stessi saremo amati per breve tempo, e poi dimenticati. Ma l'amore sarà bastato; tutti quei moti d'amore ritornano all'Amore che li ha creati. Neppure la memoria è necessaria all'amore. C'è un mondo dei viventi e un mondo dei morti, e il ponte è l'amore, la sola sopravvivenza, il solo significato». Non credo all'Amore con la maiuscola. Ma credo che la vita abbia un senso solo per quello che si dà agli altri e che si lascia loro quando ce ne andiamo. (it) |