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Il pubblico trova deprimente la morte di quelli con i quali si è identificato ed è meno portato a guardare gli sceneggiati in cui il pericolo è legato in modo creativo alla morte che rende il pericolo pericoloso. La conseguenza naturale è che i protagonisti degli sceneggiati moderni tendono ad essere «immortali» . Io sostengo che il fatto che siamo fortemente incoraggiarti a identificarci con personaggi per i quali la morte non è un'eventualità creativa sostanziale ha costi reali. Se siamo gli unici animali a sapere in anticipo che moriremo, siamo anche probabilmente gli unici animali a sottometterci tanto allegramente alla prolungata negazione di questa verità importantissima e innegabile. Il pericolo è che, mano a mano che nell'intrattenimento le negazioni della verità diventano sempre più efficaci, pervasive e seducenti, finiremo col dimenticare che cose negano. È spaventoso. Perché a me sembra cristallino che, se dimentichiamo come morire, finiremo col dimenticare come vivere. (it) |