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Rinaldo accusava il pubblico di ignoranza, o di mancanza di memoria, poiché pazientemente riascoltava musiche tanto poco diverse l'una dall'altra. E con molta sincerità includeva se stesso fra i criticabili, ammettendo francamente che, pur avendo scritto tanto quanto i suoi contemporanei, non si sarebbe, forse, trovata, in tutti i suoi lavori, neppur una melodia nuova. Ecco quali erano gusti del pubblico descritto da Rinaldo: le modulazioni, per sembrare naturali e piacevoli, han da essere sempre le stesse; se si qualcosa di nuovo, questo viene rifiutato, come ineseguibile o spiacevole. (it) |