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Forrester: Che cosa ti hanno detto?
Jamal: Che mi sospendono, se non scrivo una lettera in cui chiedo scusa.
Forrester: Allora scrivi la lettera.
Jamal: Gli ho già detto che non scrivo niente.
Forrester: Tu hai fregato lui, e lui ha fregato te. Scrivi la lettera.
Jamal: E tu glielo lasci fare? E questa che dovrebbe essere, un'altra lezione? Sono stufo di queste lezioni ogni volta che vengo qui. Ok, il titolo del tuo saggio sta in testa al mio lavoro, qual è la lezione, scusa?
Forrester: Non sono stato certo io a presentarlo.
Jamal: Però mi hai detto un sacco di stronzate, quando bastava che dicessi: «Questo deve restare qui, perché è stato pubblicato sul New Yorker», non dovevi dire nient'altro. Ho bisogno di un po' di aiuto, questa volta.
Forrester: Ah no, non se ne parla proprio.
Jamal: Ma non devi mica andare da nessuna parte.
Forrester: Ho detto che non se ne parla proprio.
Jamal: Come non detto. Ci sono abituato alla gente che non mi dà una mano.
Forrester: Oh, per carità, niente autocommiserazione e figure paterne...
Jamal: Come hai detto? ...Ma vaffanculo, William! La vuoi sentire la verità vera, bello? Tu mi molli nella merda in questa storia perché hai troppa paura per uscire a fare qualcosa per qualcun altro. Tu hai troppa paura, lo capisci? È questa l'unica ragione.
Forrester: Ma tu che cazzo ne vuoi sapere delle mie ragioni?! Non ce ne sono di ragioni! Le ragioni per cui alcuni di noi vivono e altri invece no! Per tua fortuna tu hai ancora qualche decennio per fartene un'idea.
Jamal: Ma qual è la ragione di avere un armadio pieno di scritti e tenerlo chiuso a chiave perché non li legga mai nessuno, eh?! Quale sarebbe, sentiamo? ...Basta, sono stufo. (it) |