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Secondo me una "scuola genovese" non è mai esistita. A dimostrazione di questo è il fatto che di eredi, discepoli di questa scuola non ne esistono, neanche Michele o Max Manfredi o Federico Sirianni si possono considerare loro eredi. Il fatto che le istituzioni a Genova fossero di stampo conservatore non ha reso possibile l'emergere di questi cantanti da un punto di vista discografico. Quindi sono stati costretti a emigrare a Milano. Una cosa cosa che avevano in comune era il quartiere, la Foce, con la sua strada alberata, corso Torino, che va fino al mare, caratteristica unica per i quartieri genovesi. È un quartiere post-moderno, né ricco né povero, in cui avevi la possibilità di incontrare qualsiasi tipo di persona. Un punto di incontro, di elaborazione, in cui i cantanti si trovavano nella piazzetta del quartiere, nel bar gestito dai cugini di Tenco o in riva al mare. E non a caso il mare è importantissimo nelle canzoni dei cantautori. (it) |