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Chandler diceva che dopo i sessanta un uomo non dovrebbe più preoccuparsi di sciocchezze. Aveva ragione. Io vorrei vivere in una piccola città di mare, col mare in fondo alla strada. La mattina, verso mezzogiorno, scendere al bar a prendere un buon caffè con panna. Un bar con la barra, la barra da cui prende il nome, su cui appoggiare il piede; che nei nuovi bar, per ignoranza, mettono sempre meno. A cena, per cominciare, un brodo ristretto, come re Nasone di Napoli, con la tempesta. C'è anche la tempestina, più piccola, ma non va bene. Tempesta, in lombardo, vuol dire grandine. È la forma della pasta, e influisce sul suo sapore. I bucatini hanno un sapore diverso dagli spaghetti, i rigatoni... Sto divagando. (it) |