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Se una barca ci passava accanto con i suoi toni reali, i suoi alberi color salmone e i suoi dettagli nettamente stagliati, sembrava, in quell'azzurro d'elisio, un pallone fluttuante nell'aria; impossibile sognare nulla di più fiabesco di quell'infinito luminoso!
In fondo emergeva lentamente, tra l'acqua lattiginosa e il cielo madreperlaceo, cinto dalla sua corona murale merlata di torricelle, il magnifico profilo di San Pietroburgo, i cui toni d'ametista separavano con una linea di demarcazione quelle due pallide immensità. L'oro scintillava in pagliuzze e aghi su quel diadema, il più ricco, il più bello che abbia mai portato la fronte d'una città. Nulla era più splendido di quella città d'oro sull'orizzonte d'argento, dove la sera aveva i biancori dell'alba. (it) |