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Credo di non aver mai sofferto tanto caldo come a Siracusa a mezzogiorno. Pur essendo le nostre finestre esposte a settentrione e pur essendo state chiuse accuratamente per non far entrare la torrida aria esterna; pur essendo noi assai stanchi, stesi su buoni letti, e certamente senza indumenti addosso; pur essendo stata esclusa la luce e beneficiando di un profondo silenzio che si stende su di una città addormentata; pur essendo stati abituati a una regolare siesta quotidiana, sta di fatto che, per il caldo, non potemmo chiudere occhio nemmeno per un minuto. Rimanemmo sul letto per tutto il pomeriggio, sudando, inerti, esausti, e fummo lieti quando il fresco della sera ci ridiede la facoltà di muoverci e godere la vita. (it) |