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Vi sono anche due arieti in ottone sottratti a Siracusa; sono un po' più grandi rispetto alla realtà e di eccellente lavorazione scultorea. E sorprendente quanta aria di dignità e grandiosità abbia dato l'artista ad un animale così umile, preservando nello stesso tempo l'esattezza del disegno. La rifinitura è in quel vigoroso stile da maestro che è caratteristico della migliore epoca greca. Perfino nella rotazione delle corna c'è grazia ed eleganza e la lana, sebbene apparentemente trascurata, mostra tutta la delicatezza e la lucentezza della natura. Nell'insieme questi bronzi sono uguali se non superiori a qualsiasi cosa abbia mai visto a Roma, Portici o Firenze, e possono essere annoverati tra i pochi lavori più genuini che esistano dei bravi artisti greci. Questi due bronzi hanno lo stesso disegno, ma uno risulta superiore all'altro. Fazinello afferma che furono posti sopra i cancelli della fortezza di Ortigia da Giorgio Maniace, generale dell'imperatore Costantino Monomaco, e si suppone provengano da Costantinopoli; anche se io credo si tratti piuttosto di resti dell'antico gusto e magnificenza siracusana. (it) |