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Nel Laocoonte al contrario si notano soltanto i segni chiari dello scalpello, senza ritocco né di raspa, né di lima, né di pomice, che avrebbero dato alla superficie una eguaglianza e levigatezza che per il maggiore effetto della rappresentazione si evitare.
Per la scelta adunque del soggetto al più alto grado commovente, per il disegno soverchiamente sentito del nudo, per la tecnica speciale dell'esecuzione, il Laocoonte è riuscito l'opera più potentemente patetica che si conosca di tutta l'arte antica. Essa godere di grande celebrità, di popolarità immensa già presso gli antichi ed esercitare sovr'essi la medesima impressione profonda che sopra i moderni. Così si spiega la lode esagerata data da Plinio al gruppo, chiamandolo opera superiore a tutte quelle conosciute tanto di pittura, quanto di: opus omnibus et picturae et statuariae artis praeferendum. (it) |