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Non è invecchiato, Beppeviola. Sono trent'anni che ha quella faccia lì, che al massimo sorride ma ti fa crepare dal ridere, che ti guarda di trequarti e non sai se prende in giro anche te o soltanto il resto del mondo, che si accende una sigaretta dimenticando di averne già una che si sta consumando morendo – lei, la sigaretta – di solitudine, che continua a scrivere di getto e a battere a macchina, che salta dal calcio all'ippica, da San Siro alla Bovisa, dalla pelota al biliardo, dal Derby ai derby. (it) |