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Non è qui forse fuor di luogo di porre in rilievo una cosa che non fu mai abbastanza apprezzata né presso l'armata, né generalmente. Si capisce come un soldato, un ufficiale, che tiene un'arma in mano, eccitato dalla voce de' suoi superiori, dall'emulazione reciproca, animandosi al suono delle belliche marce, possa diventare anche un eroe; ma chi ha mai calcolato il sangue freddo, il coraggio per così dire passivo, di cui dev'essere dotato l'ufficiale di sanità, il quale sotto il fuoco, tra il grido assordante dei combattenti, il frastuono delle artiglierie, dei treni, e della cavalleria, in faccia a membra palpitanti, chino per terra, disagiato, il più di sovente stanco ed assetato, deve fare le più delicate operazioni, le quali impongono talvolta anche ai più pratici negli anfiteatri anatomici? Eppure come poco è egli spesso apprezzato e ricompensato! (it) |