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Che se al sottentrare dell'isterismo la donna comincia ad essere molestata alle parti superiori, si rende svogliata e pigra nelle sue faccende: si sente languida, malaticcia, trabellando le ginocchia sopraggiunge la vertigine, le estremità si rilassano; duole il capo, ed è pesante, dolgono i tronchi delle vene che giacciono da ambe le parti del naso. Il che avvenendo, seguono mordicazioni allo stomaco, un senso di vacuità occupa i precordj là dove è la ragione dell'utero. I polsi intermettono, sono disordinati, mancano: il respiro è grandemente affaticato, la voce s'appanna, la facoltà di sentire si ottunde all'estremo, il respiro è inavvertito, oscuro è frequentissimo, e la morte giunge all'impensata. (it) |