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Un europeo non accetterebbe mai di pensare che quel che ha sentito e percepito nel proprio corpo, l'emozione da cui è stato scosso, la strana idea che ha appena avuto e che lo ha entusiasmato per la bellezza, non sia sua, e che un altro abbia sentito e vissuto tutto questo proprio nel suo corpo, o allora penserebbe di essere pazzo e di lui si sarebbe tentati di dire che è diventato un alienato. Il tarahumara invece distingue sistematicamente tra quel che è suo e quel che è dell'Altro in tutto ciò che pensa, sente e produce. Ma la differenza tra lui e un alienato sta nel fatto che la sua coscienza personale si è accresciuta in questa opera di separazione e di distribuzione interna a cui l'ha condotto il Peyotl e che rafforza la sua volontà. (it) |