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Venezia fu la capitale di uno Stato, dove tutti, le primarie famiglie patrizie, i grandi e piccoli mercanti, gli artigiani e i marinai furono assoggettati a una rigida struttura giuridica e a un preciso sistema di comando. L'interesse privato e lo spirito di servizio si confusero in una realtà statuale fondata sulle ragioni dell'economia. Fu senza dubbio un'esperienza unica. A cui contribuirono tre principali fattori.
In primo luogo, la sostanziale assenza di un'autorità religiosa che contendesse il potere alle autorità civili.
In secondo luogo, il doge non fu mai un principe; ma soltanto il rappresentante di una magistratura repubblicana, il vertice designato di una struttura di consigli.
In terzo esaltò l'idea della propria indipendenza: mai affidò a stranieri cariche di comando o pubblici uffici. (it) |