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Il vero appunto, quello segreto, dovrebbe essere scritto all'incirca così:
«Partire dalla tabula rasa di un tempo 'où l'on a tout perdu', dalla chiesa nuova e brutta di Cristo Re, o di Los Angeles, nel pomeriggio canicolare, e sia il più possibile anonima quella chiesa, come un ospedale, un planetario o una stazione, per ricordarci che veramente 'l'on a tout perdu', fuorché la verità che abita in quel luogo — e che mai potremo ritrovare senza essere spogliati di ogni ornamento — senza avere accettato l'anonimo, la nudità di questo tempo che è la sola sua forza. Non altrimenti potremo compiere il cerchio, riallacciare la fine del nostro tempo al suo principio perduto... (it) |