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Con Gaetano ho condiviso soltanto gioie: insieme abbiamo vinto tutto quello che c'era da vincere. Negli annali del calcio siamo solo in cinque ad aver conquistato tutti i tornei internazionali: Blind dell'Ajax, Brio, Cabrini, Gaetano ed io. È un motivo di orgoglio aver scritto insieme quelle pagine ed essere stato suo amico. A Torino vivevamo a due passi l'uno dall'altro, spesso andavamo ad allenarci insieme. Una volta mi sono dimenticato di passare a prenderlo e l'ho fatto arrivare in ritardo per la prima e ultima volta in vita sua. Quando è arrivato al Combi mi si è avvicinato e mi ha detto sornione: "bravo, bravo", ma si vedeva che mi aveva già perdonato. Il venerdì sera, con lui e Zoff, avevamo il rito scaramantico di andare a cena sempre nello stesso ristorante, ma in realtà era una scusa per passare del tempo insieme. Gli sarò sempre grato perché è stato uno di quelli che mi hanno aiutato di più nel periodo nero in cui ero finito in panchina. Mi diceva di insistere, e alla fine mi sono ripreso il posto. Come al solito aveva ragione lui. (it) |