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Lo so che m'espongo a illazioni: l'attore misantropo, il mattatore prezioso, l'artista chiuso... Ma come si fa a trovare stimoli in proposte ossequiose di film che badano a quantificarti il numero delle pose, le date di calendario e una bella offerta di soldi senza che si discuta un minimo della sceneggiatura? Come potrei accettare di dire versi in piazza, su un campanile, o in una serata di celebrazioni? Io ho bisogno di approfondire quello che dico, di crederci anche se col dovuto distacco. E devo concentrarmi, poter restare solo con me stesso. Io non amo le esibizioni all' aperto dove il contatto con gli spettatori è esplicito, diretto. Ho fatto eccezione solo per il Teatro Antico di Siracusa, per una sorta di cerimonia della mia terra. Io ho bisogno di solitudine. Voglio il buio, la finzione, l'ipocrisia. Solo così trovo delle verità e le restituisco. (it) |