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Nella storia dell'Italia contemporanea l'8 settembre è stato, più volte, paragonato a Caporetto, sia per la dimensione della disfatta, militare e politica, che per l'aspro dibattito sulle responsabilità. Ma già nella prima ricostruzione delle vicende italiane tra i due dopoguerra novecenteschi, uno storico di grande respiro sottolineava anzitutto il significato di distacco tra regime e nazione segnalato dalla mancanza, per la prima volta dall'unificazione, dei volontari nella guerra del '40. E individuava una profonda diversità tra il 1917 e il 1943 proprio nella definitiva rottura consumata tra il fascismo e gli italiani, portati ormai a distinguere, nettamente quanto diffusamente, il regime dalla nazione e desiderosi soprattutto di chiudere comunque la disastrosa avventura di guerra. (it) |