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Con voce alquanto acuta e stridente la mummarara, che di solito era una simpatica e formosa luciana, dava la voce, o meglio il suo invito a bere lungo e modulato; i luciani, infatti, sin dal tempo dei romani conservavano la proprietà delle sorgenti e delle terme del Chiatamone.
Queste acquafrescaie, per tradizione bellocce, alte, ben formate, con occhi assassini nel viso scurito dal sole, odorose di mare e di zolfo, erano spesso una preda ambita anche dai figli di papà. Sovente ordinar loro qualcosa non era che il pretesto per vederla chinarsi ed ammirare, così, sfidando il malizioso scintillio delle pupille, i sodi seni prosperosi. Esse invitavano con le parole più seducenti, sbarravano il passo, denigrando crudelmente le loro vicine che rispondevano a loro volta con ingiurie. Così, spesso si giungeva alle vie di fatto, e le donne si accapigliavano come gatte infuriate tra un cerchio di curiosi che le aizzavano soddisfatti dell'imprevista diversione. (it) |