so:text
|
Dio a noi diede i principii della scienza, ossia l'insegnamento filosofico. E quale! La cognizione dei fenomeni celesti la perfezionarono i Greci, pur servendosi delle prime osservazioni fatte presso i barbari a Babilonia. Lo studio della geometria, nato dalla geodesia in Egitto, prese qui il suo grande sviluppo. L'aritmetica, inventata dai mercanti Fenici, solo presso i Greci giunse al grado di scienza. I Greci stessi, infine, combinarono in una, mediante l'armonia dei numeri, le tre scienze, l'astronomia annettendo alla geometria, poi ad entrambe applicando l'aritmetica e meditando l'armonico vincolo che insieme le unisce. Di qui nacque presso loro la musica, per avere trovato la definizione delle leggi dell'armonia nella corrispondenza perfetta o quasi perfetta del suono con la facoltà di percepire. Debbo dunque citare per persona o per categoria? Uomini come Platone, Socrate, Aristide, Cimone, Talete, Licurgo, Agesilao, Archidamo, o, piuttosto, separatamente, la categoria dei filosofi, quella dei condottieri, quella degli artisti, quella dei legislatori? Si troverà subito che, fra i condottieri, i più crudeli e perversi hanno usato contro gli autori delle più gravi ingiurie maggior clemenza che non Mosè contro chi non aveva alcun torto. E quale regno dovrò citarvi? Quello di Perseo o di Eaco o di Minosse Cretese? (it) |