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Il Centro Direzionale non ha rapporti con la città storica, né vita oltre gli orari d'ufficio, e questo è un errore. Non si è avuto il coraggio di seguire l'intuizione di Luigi Cosenza, che aveva identificato nell'asse di via Marittima l'area ideale per delocalizzare il terziario ma nel contempo creare alberghi, ristoranti, ritrovi e luoghi di aggregazione necessari per la vita di una città dei tempi moderni, una città di mare come Napoli, proiettata nel futuro. L'unico vero modello di Centro direzionale, da questo punto di vista, è quello di Stoccolma. (it) |