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A me è servito fare esperienza nel Grosseto, nella SPAL, a Sassuolo, a Cagliari. Si è trattato di passaggi che ho fatto, utili per poi guidare per quattro anni il Milan e ora la Juve. Non è da tutti, mi ritengo fortunato. In questo momento quando mi trovo di fronte a personaggi come Ferguson, Wenger, Ancelotti, Capello e Lippi che hanno esperienza internazionale migliore della mia e sono partiti dal grande calcio, capisco che se uno è bravo può trovarsi subito a lavorare dall'alto. Ma la gavetta aiuta perché, quando cominci da certe società che hanno difficoltà a sopravvivere, ti devi comunque barcamenare e questo è importante per la formazione professionale. (it) |