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Ciò che è divenuto non lo possiamo comprendere; può darci solo la volontà di diventare un giorno anche noi qualcosa di compiuto.
Movimento è tutto: ma il luminoso insegnamento di Mozart è morto, morto come lo splendido cristallo lucente. Contro questo non si può lottare. È così.
Per questo cose minori ci prendono più nel profondo, cose meno perfette in modo più vivo; e ciò che di lui in noi opera e vive non è quanto ha di meglio, è l'incompiuto, quello che ancora fermenta. Quando uscii dall'adunanza festiva, mi vennero in mente le parole di Zenone: «Fanno male coloro che credono di comprendere il passato. E i grandi uomini del passato noi li onoriamo per ciò che hanno risolto in luce, ma a noi conviene pensare soltanto alle tenebre in cui ci hanno lasciato». E la Scrittura dice: «Ogni luce splende il suo tempo; ricordate quella spenta e accendetene una nuova e andate avanti. (it) |