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Senonché qui sarebbe il caso di domandare a Paolo come mai, se Dio non è solo dei Giudei ma di tutte le genti, ai soli Giudei largì il dono profetico, e Mosè, e il crisma, e i profeti, e la legge, e le stravaganze e i miracoli della favola. Tu li odi che gridano: «L'uomo mangiò del pan degli angeli». E alla fine mandò a loro anche Gesù. A noi nessun profeta, nessun crisma, nessun maestro, nessun messo di questa sua tardiva benevolenza, che doveva un giorno estendersi anche a noi! Egli lascia per miriadi, o, se volete, anche solo per migliaia di anni, in una tale ignoranza, schiàvi, come voi dite, degli idoli, tutti i popoli dall'Oriente all'Occidente, dal Settentrione al Mezzogiorno, ad eccezione di una piccola schiatta stabilitasi da neanche duemila anni in un solo angolo della Palestina. Se è Dio di noi tutti, e di tutti egualmente creatore, perché ci ha trascurati? – Convien dunque ritenere che il Dio degli Ebrei non sia affatto il generatore di tutto il mondo, nè abbia affatto il dominio dell'Universo, ma sia circoscritto, come dicevo, e, avendo un potere limitato, vada messo insieme con gli altri Dei. (it) |