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Questa è un’altra parte della tragedia di Kabul, perché uscire da lì è veramente come aprire le porte d’uscita dell’Inferno. Dopo giorni e notti di voli annunciati e annullati sono arrivati finalmente i primi, una po’ più di un centinaio. Sono stati sistemati nella costa di Durazzo, nelle strutture alberghiere messe a disposizione loro. Abbiamo deciso di accomodarli in strutture alberghiere perché volevamo che respirassero più normalità possibile e non isolarli in campi profughi che rischiano di essere de umanizzanti e incrementare malumori e divisioni. (it) |