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Là sono i giardini, i templi e la giustificazione dei templi, la retta musica e le rette parole, i sessantaquattro esagrammi, i riti che son l'unica sapienza che agli uomini concede il Firmamento, la dignità di quell'imperatore la cui serenità venne riflessa dal mondo, specchio suo, così che i campi davano i loro frutti e i torrenti rispettavano le sponde, l'unicorno ferito che ritorna per indicare la fine, le segrete leggi eterne, il concerto dell'orbe; tali cose o la loro memoria sono nei libri che custodisco nella torre. (it) |