so:text
|
Insomma, c'è una bella differenza nel considerarmi il mio punto di partenza o il mio punto di arrivo. Se mi considero in quest'ultimo modo, io non mi possiedo ancora, sono quindi ancora estraneo a me stesso, sono la mia essenza, la mia "vera essenza" e questa "vera essenza" a me estranea è un fantasma dai mille nomi che si prende gioco di me. Siccome io non sono ancora io, il mio io è un altro io . Ancora lontano da me stesso, io mi divido in due metà, una delle quali, quella non raggiunta e da realizzare, è la vera. L'una, la non vera, deve venir sacrificata: è quella non spirituale; l'altra, la vera, dev'essere l'uomo integrale: è lo spirito. Per questo si afferma: "Lo spirito è la vera essenza dell'uomo" oppure: "L'uomo esiste come uomo solo in spirito". E così ci si butta disperatamente ad acchiappar spiriti, come se in questo modo si potesse prendere se stessi e, andando a caccia di sé, si perde di vista se stessi, quali siamo realmente. (it) |