Mention803219

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so:text Se abbiamo capito qual è l'ebbrezza dei santi, e come è promessa a loro per la loro gioia, vediamo ora come il nostro Salvatore non beve più vino fino a che non berrà con i santi vino nuovo nel regno di Dio. egli stesso è «avvocato per i nostri peccati presso il Padre», come dichiara Giovanni, suo intimo, dicendo che «se qualcuno ha peccato, abbiamo come avvocato presso il Padre Gesù Cristo ». Come dunque potrebbe bere il vino della letizia, colui che è avvocato per i miei peccati, quando io lo rattristo peccando? Se difatti il suo Apostolo «piange su alcuni che hanno peccato e non hanno fatto penitenza dei loro delitti», che dire di Lui stesso, che è chiamato il figlio dell'Amore, che s'è annichilato a causa dell'amore che aveva per noi, che non ha cercato il suo vantaggio quando era uguale a Dio, ma ha cercato il nostro bene, e per questo s'è come vuotato di se stesso? Così adunque avendo cercato il nostro bene, ora non ci cercherebbe più, non penserebbe più ai nostri interessi, non soffrirebbe più dei nostri traviamenti? Non piangerebbe più sulla nostra perdita, egli che ha pianto su Gerusalemme ? Colui che ha preso le nostre ferite e ha sofferto a causa nostra come il medico delle nostre anime e dei nostri corpi, ora trascurerebbe la corruzione delle nostre piaghe? Dunque, per noi tutti egli sta ora davanti a Dio intercedendo per noi . Attende dunque che noi ci convertiamo, che imitiamo il suo esempio, che seguiamo le sue tracce, per godere allora con noi e «bere con noi il vino nel regno del Padre suo. (it)
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so:description Citazioni di Origene (it)
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Triples where Mention803219 is the object (without rdf:type)

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