so:text
|
Adrienne contempla l'unità della Madre e del Figlio . Pienamente cosciente dell'insondabilità del mistero lo esamina da tutte le parti, e lo fa con un vigore speculativo così sorprendente, che ben difficilmente si potrà trovare nella letteratura mariologica qualcosa di paragonabile. Le meditazioni sono così dense che il lettore è costretto a procedere passo a passo, senza sorvolare su nulla. Poiché i pensieri si muovono sempre nell'immenso spazio dei santi misteri di Dio, può sorgere talvolta l'impressione che certi aspetti stiano tra loro in contraddizione, ma ad uno sguardo più attento si vedrà come i contrasti siano senz'altro appianabili: servono in fondo ad evitare l'illusoria superficialità di chi ritiene di aver già capito abbastanza. Si può addirittura dire che proprio certe pagine tra loro contrastanti conducano meglio al centro del mistero. Pochi autori contemporanei hanno come Adrienne von Speyr la capacità di esprimere con ogni esattezza e profondità di pensiero la coscienza di stare alla presenza di un Dio infinitamente più grande. (it) |