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La sera stessa del suo arrivo a Napoli il tenente d'artiglieria francese François Renaudet andò alla capitaneria di porto per presentarsi e prendere istruzioni sulle fortificazioni portuali che avrebbe dovuto dirigere, come aveva fatto fino ad allora a Gaeta. Non trovò più nessuno che fosse in servizio, solo una compagnia di ufficiali, tutti francesi, che oziavano fumando e chiacchierando nella stanza dei tracciatori. Chiese innanzitutto quali fossero le prospettive della nuova Repubblica Napoletana e se la campagna militare si potesse considerare conclusa. Apprese che al momento la situazione poteva dirsi tranquilla. (it) |