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Coll'approfondirsi della sua conoscenza della letteratura nostra, lo Shelley veniva sempre più ad apprezzare l'influsso che sullo sviluppo della poesia inglese aveva esercitato il genio italico; tanta maggiore importanza veniva quindi ad acquistare per lui la figura di Dante, che risplendeva sulla soglia del Rinascimento come un astro prodigioso, onde non solo sul Petrarca e sugli autori italiani doveva effondersi una viva luce, ma pur anche sul Chaucer e sui minori poeti della Rinascenza inglese. «Dalla Rinascenza italiana Chaucer prese ispirazione», dice lo Shelley, «e l'edifizio della letteratura inglese è fondato su materiali italici. (it) |