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I dialoghi e le altre prose di Giacomo Leopardi sono inferiori alle sue poesie, e valgono meno per sé stesse che a illustrar quelle. Nondimeno vi si scorge un ingegno superiore, e una formidabile coesione e consistenza d'idee. Come filosofo, gli manca sufficienza di studi, esattezza di analisi e altezza di guardo. Pure è in lui un vigor logico, di cui in Italia è raro l'esempio, e spesso non sai come cavarti a quella stretta. La sua infinita erudizione e l'educazione del suo spirito, classica e antica, ricoprono di una cert'aria pedantesca la sua originalità. Un serio valore filosofico non hanno i suoi scritti in prosa. E quanto ai dialoghi, se qua e là possiamo notare potenza d' invenzione e fecondità di posizioni cavate dallo stesso fondo d'idee, la sterilità dello sviluppo e il difetto di genialità comica toglie eh' essi sieno perfetta opera di arte. (it) |