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Pittore de' più egregi per la sobrietà del colorito, la castigatezza della forma e la elevatezza del concetto, prendendo a volte a pretesto gli antichi dei della Grecia, a volte gli antichi rapsodi, ch'egli traduce nelle notti stellate dei monti della sua Emilia, e avvolge di un sentimento soavissimo di poesia pastorale, specchio dell'anima sua buona, anche nella sua satira più mordace sa trasfondere quel non so che di riposato che fa pensare e ridere dolcemente. Non mai vedrete il lui la scapigliatura: non la capisce, non la sente; forse non la conosce neppure. (it) |