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Istituito, agli albori del '600, il melodramma, i compositori non tardarono ad ampliarlo; non lo considerarono unicamente rappresentazione tragica, opera seria, come era stato delineato dai dotti riformatori della prima ora, ma consentirono che avesse liberamente accolto edonistici elementi estranei, senza troppo badare ai modi ed alla consistenza artistica di tale. Nel giro di pochi anni il melodramma aggiunse al nucleo centrale di carattere serio una quantità sempre più numerosa di di vario carattere. E come nelle arti figurative ed in quelle letterarie l'estetica e la moda consentivano o suggerivano, o per artistico desiderio di contrasto o per la soddisfazione edonistica del pubblico, l'ammissione nel quadro o nel poema di bizzarri motivi incidentali e spesso incoerenti, così nel novissimo melodramma furono presto inseriti, o per buon amore di antitesi o per meditato, commerciale scopo di allettamento, episodii diversi, svaghi, parentesi, digressioni. (it) |